Stop all’escalation di aggressioni agli operatori del 118 e ai
camici bianchi dei pronto soccorso. Il manager della Asl Napoli 1,
Mario Forlenza, assicura che provvederà a potenziare i
servizi di emergenza e urgenza in città. «Intanto come
Asl spiega ci costituiremo parte civile in ogni procedimento
giudiziario laddove avviato con una denuncia dai sanitari
aggrediti». All’indomani dell’ennesimo vile pestaggio
di una dottoressa e di due equipaggi del 118 malmenati e presi a
calci e pugni venerdì sera, a Piazza del Gesù, da
parenti e amici di due persone coinvolte in un incidente in
motorino – il vertice della Asl metropolitana risponde agli appelli
di sindacati e lavoratori e dell’associazione «Nessuno
tocchi Ippocrate». Migliorare le condizioni di lavoro,
ridurre i tempi dei soccorsi e garantire qualità e sicurezza
ai team di medici, infermieri e autisti, impiegati in prima linea,
gli obiettivi nel mirino del manager. Un modo per tirare il freno
ai facili alibi di un blocco sociale che utilizza la violenza come
sfogo alla propria incapacità di gestire situazioni
emotivamente stressanti, individuando nei sanitari facili bersagli
di presunti ritardi e inadempienze.
Tra le azioni annunciate il reclutamento di circa 60 unità
mediche e infermieristiche a stralcio del piano assunzioni e la
revisione del bilancio del 2018 per la messa su strada di nuove
ambulanze.
camici bianchi dei pronto soccorso. Il manager della Asl Napoli 1,
Mario Forlenza, assicura che provvederà a potenziare i
servizi di emergenza e urgenza in città. «Intanto come
Asl spiega ci costituiremo parte civile in ogni procedimento
giudiziario laddove avviato con una denuncia dai sanitari
aggrediti». All’indomani dell’ennesimo vile pestaggio
di una dottoressa e di due equipaggi del 118 malmenati e presi a
calci e pugni venerdì sera, a Piazza del Gesù, da
parenti e amici di due persone coinvolte in un incidente in
motorino – il vertice della Asl metropolitana risponde agli appelli
di sindacati e lavoratori e dell’associazione «Nessuno
tocchi Ippocrate». Migliorare le condizioni di lavoro,
ridurre i tempi dei soccorsi e garantire qualità e sicurezza
ai team di medici, infermieri e autisti, impiegati in prima linea,
gli obiettivi nel mirino del manager. Un modo per tirare il freno
ai facili alibi di un blocco sociale che utilizza la violenza come
sfogo alla propria incapacità di gestire situazioni
emotivamente stressanti, individuando nei sanitari facili bersagli
di presunti ritardi e inadempienze.
Tra le azioni annunciate il reclutamento di circa 60 unità
mediche e infermieristiche a stralcio del piano assunzioni e la
revisione del bilancio del 2018 per la messa su strada di nuove
ambulanze.
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Lunedì 16 Aprile 2018, 09:00 – Ultimo aggiornamento: 16-04-2018 09:00
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